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Gruppo Ethos:
Perchè essere una Lean Lifestyle Company

“Non potevo allontanarmi troppo dall’azienda per il timore che qualcosa non andasse per il verso giusto, o semplicemente che le attività di miglioramento smettessero di essere tali in mia assenza. Sembrava che tutto potesse funzionare soltanto con la mia presenza o con quella di mio fratello. Poi l’incontro il modello di Lean Lifestyle Company. Se all’inizio il processo di cambiamento era visto con diffidenza, adesso arrivano in continuazione nuove proposte proprio da parte di chi faceva un po’ più  di resistenza. E secondo me è stato possibile proprio grazie a questo percorso individuale e aziendale,che inizialmente terrorizzava. Ora le persone si sentono direttamente coinvolte e vivono la piramide aziendale come ‘rovesciata’ rispetto a prima: la diffusione delnuovo concetto di centralità del personale di base è stata la chiave”.

Beppe Scotti - Ceo Gruppo Ethos
 
 
Etica e passione. Il Gruppo Ethos nasce trent’anni fa nel mondo del cibo e della ristorazioni e rappresenta in Italia il primo caso di applicazione del modello di Lean Lifestyle Company nel settore. Snellire i processi, favorire l’efficienza sul lavoro e nella vita personale, stimolare dal basso il problem solving, coinvolgere tutti i dipendenti in un processo di miglioramento continuo: questi i pilastri su cui è cresciuta l’azienda, arrivando oggi a contare 9 ristoranti, 3 servizi di food-delivery, 2 aziende agricole, un birrificio, una torrefazione, una linea di bevande e una gamma di servizi che vanno dagli eventi/incentive, alla consulenza per startup ristorative, passando per la formazione di settore e la produzione di semilavorati per il canale Horeca.

Il percorso per raggiungere questi risultati ha avuto un forte impulso a partire dal 2010, quando è emersa l’esigenza di eliminare gli sprechi nei principali processi, unita alla grande preoccupazione nei due fratelli, Beppe e Antonio Scotti, proprietari dell’azienda, di non poter confidare nella piena autonomia dei loro dipendenti.
Il Gruppo Ethos ha così avviato un percorso di coinvolgimento progressivo degli operatori, rovesciando il tradizionale approccio Top Down. In tale ottica il senior management non “decide”, ma promuove il coinvolgimento, stabilendo obiettivi chiari e precisi. Sono gli operatori che individuano i problemi, e formano un team con lo scopo di risolverli. Il team ha una composizione eterogenea: vengono coinvolti runner camerieri, lavapiatti, cuochi e aiuto cuochi, talvolta anche gli impiegati dell’ufficio. In questo modo in tutto il gruppo si è innescato un processo di miglioramento che si autoalimenta, grazie alla responsabilizzazione di ogni operatore.

Grande attenzione è stata data anche alla formazione, allo sviluppo e alla crescita dei talenti in azienda per ricoprire funzioni di responsabilità, anziché ricorrere all’esterno. Molta enfasi è stata posta sullo sviluppo delle capacità di delega a tutti i livelli, come principale strumento per l’ottenimento della crescita aziendale. Il percorso di sviluppo e crescita delle competenze, dal 2014 ad oggi, ha infine previsto per tutti i primi e secondi livelli dell’organizzazione la partecipazione al programma di Executive Master Lean Lifestyle.

In questo progetto di miglioramento ha recitato un ruolo fondamentale l’applicazione delle logiche Lean, in particolare attraverso la creazione di standard semplici e visivi nei punti critici dei processi. Un altro elemento determinate è stato il pieno coinvolgimento di tutti i dipendenti in attività di problem solving: gruppi di miglioramento di 2/3 persone che sono attivati per la risoluzione di problemi operativi che si manifestano durante l’attività quotidiana, applicando la metodologia dell’ ”A3”.

Tutto ciò ha permesso agli imprenditori di staccarsi dall’operatività per focalizzare il proprio tempo sulle attività strategiche, consentendo al Gruppo Ethos di espandere il proprio raggio d’azione in nuovi business e nuove alleanze.
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