I 20 principi del cambiamento Lean Lifestyle
3 Giugno 2019Innovazione e cambiamento per far tornare a correre le aziende
14 Aprile 2020Se oggi Sammontana è la prima azienda italiana di gelato ed è il leader della pasticceria surgelata nel Paese si deve alla sua capacità di cambiamento.
Un’avventura nata oltre 70 anni fa in un bar di provincia che ha saputo evolvere coniugando tradizione e innovazione.
Due elementi che fanno parte del DNA dell’attuale Amministratore Delegato, Leonardo Bagnoli, con il quale ho avuto il piacere di confrontarmi sull’evoluzione di Sammontana, un’azienda in cui la “cultura dell’innovazione è il frutto di comportamenti concreti e di un lavoro quotidiano verso comuni obiettivi”.
Leonardo, in un periodo complesso ma ricco di opportunità, come quello che stiamo vivendo, quali sfide e cambiamenti state affrontando?
I cambiamenti sono una costante da molto tempo, ma è vero che in questi ultimi anni sono stati più rapidi del passato. Oggi i nuovi prodotti sono “consumati” sempre più velocemente, il cliente vuole innovazione e personalizzazione. È diventato un vero e proprio stile in cui il consumatore chiede prodotti che soddisfino esattamente i suoi bisogni. In campo alimentare siamo passati dal richiedere prodotti con valenze funzionali a prodotti con caratteristiche peculiari, fatti per nicchie.
Nicchie che in realtà si scoprono ben più ampie perché i consumatori esterni con il tempo richiedono questi prodotti pensati specificatamente per una certa categoria di acquirenti. Le nicchie oggi si autoalimentano e diventano sempre più grandi e sta proprio qui la sfida: cercare di riempire più nicchie di mercato.
Quindi vale quello che affermava Seth Godin e cioè che il mercato è fatto da piccole tribù di consumatori che devi costantemente alimentare…
Sì, certamente, il consumatore fa parte di specifiche tribù a seconda del prodotto a cui si rivolge per soddisfare un bisogno specifico.
Siamo chiamati, quindi, a intercettare in anticipo i trend e a entrare con il prodotto giusto nella nuova nicchia di mercato per guadagnare un vantaggio competitivo importante. Questa è una chiave per poter competere: velocità di entrata nelle nicchie potenziali e primeggiare fin dall’inizio.
“Vogliamo essere un incubatore d’innovazione ad alto impatto”
Da un 1 anno e mezzo Sammontana e Lenovys stanno collaborando su un progetto che ha un obiettivo ben preciso: generare innovazione ad alto impatto. Cosa significa, e quali risultati avete raggiunto?
In questo periodo di lavoro insieme abbiamo raggiunto un risultato primario: le persone coinvolte nel progetto hanno iniziato a pensare all’innovazione uscendo dai canoni classici del prodotto attuale. Prima il nostro approccio mentale ci portava a ragionare solo a partire da ciò che attualmente produciamo.
Il secondo risultato: le persone hanno acquisito la capacità di lavorare in squadra. Manager provenienti da settori diversi lavorano insieme allo sviluppo di soluzioni innovative e questo sta alimentando il primo risultato, generando un crescendo di idee sempre più innovative.
Questo “incubatore d’innovazione” è oggi in grado non solo di avere idee, ma anche di portarle avanti in maniera strutturata fino alla fase di test e di industrializzazione. Non posso anticipare niente adesso, ma da fine anno, tutti potranno vedere sul mercato il frutto di questo lavoro.
Puoi rivelarci su quali direttrici vi siete mossi per generare innovazione ad alto impatto?
Abbiamo generato idee partendo dal gelato, con il marchio Sammontana, e dai prodotti da prima colazione, con il marchio Tre Marie, e pensando in maniera nuova ai rispettivi momenti di consumo. In altre parole, dall’anima del gelato e del croissant siamo arrivati a sviluppare prodotti completamente diversi.
In questa fase cosa vi ha guidato? Creatività o disciplina?
Come abbiamo ben imparato da Lenovys, per generare innovazione ad alto impatto occorre un pizzico di creatività, ma soprattutto disciplina e metodo. Fare innovazione oggi è un lavoro faticoso, fatto di prove ed errori, di svolte a destra e a sinistra, di passi indietro per poter andare avanti domani.
La cultura dell’innovazione in Sammontana
Creare una “Cultura dell’Innovazione” in azienda è un processo che ha origine dall’instaurarsi di comportamenti chiave, reiterati nel tempo. L’esperienza sul campo e gli studi sociologici internazionali su questa materia dimostrano, infatti, che non serve fare “cultura dell’innovazione” per ottenere organizzazioni di persone capaci di generare innovazione.
In Sammontana quali abitudini hai visto installarsi nelle persone e che ti hanno fatto capire di aver creato una nuova cultura dell’innovazione?
Penso a comportamenti davvero semplici, ma che mi hanno dato la sensazione concreta di ciò che era cambiato in azienda: persone di settori diversi che oggi si danno appuntamento per prendere un caffè insieme. Ad esempio, non accadeva prima che un manager degli acquisti entrasse in contatto diretto con un collega del marketing o dello sviluppo prodotto. Questo mi ha fatto capire che effettivamente prima c’era un’azienda suddivisa in settori distinti, in cui era difficile il confronto e la comunicazione. Oggi non è più cosi: lavoriamo tutti insieme verso un comune obiettivo. È questa, concretamente, la nostra cultura dell’Innovazione.
…Non a caso Albert Einstein affermava che la gente è folle perché vuole ottenere risultati diversi continuando a fare sempre le stesse cose. Nell’innovazione questo è verissimo: non puoi avere risultati di alto impatto continuando a fare sempre le stesse cose. Anzi, per fare innovazione ad alto impatto è molto comune cambiare idea e sviluppare sulla base dell’esperienza fatta strada facendo. Anche in Sammontana sta avvenendo questo?
Sì, certamente. Penso che le persone hanno una grande voglia di fare cose diverse. Nelle aziende, non solo nella nostra, molti giovani hanno il desiderio di lavorare su progetti nuovi e stimolanti, che portino vera innovazione.
Certamente bisogna saper scegliere bene le persone, metterle insieme e, come imprenditore, prestare attenzione agli aspetti psico-attitudinali per mettere le persone nelle condizioni ideali per dare il meglio di se stesse.