Imparare a gestire la complessità e l’incertezza
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9 Febbraio 2023Qualche anno fa ho avuto l’onore di lavorare per una grande azienda italiana, molto nota e in costante crescita.
Il progetto aveva l’obiettivo di migliorare il sistema di generazione dell’innovazione.
Nelle prime battute del progetto, ci siamo trovati in una paradossale situazione di tensione sul concetto di essere o meno “azienda innovativa”.
Loro erano convintissimi di esserlo. Io chiedevo di dimostrarmelo con fatti e numeri. Rispondevano puntualmente con fatturati, dati di crescita e di espansione geografica.
La crescita dimensionale è sicuramente una condizione che racconta molto della capacità di un’azienda di fare business. E in diversi casi può essere associata anche al fatto di aver portato sul mercato prodotti e servizi innovativi. Ma non basta. Specialmente in periodi di grande incertezza.
Per superare il momentaneo stallo dovuto a posizioni quasi ideologiche, ho chiesto loro di produrre una tabella con la lista dei prodotti di punta associandoli a due informazioni chiave: utile lordo incassato e anno di prima introduzione sul mercato di quel prodotto.
Il risultato di questa analisi?
L’azienda prosperava e faceva la gran parte degli utili con pochi prodotti lanciati oltre vent’anni prima. Il fatto di aver introdotto molte revisioni e diversi carry-over (estensioni di gamma) di quei pochi prodotti di successo forniva loro la “sensazione” di essere innovativi.
L’aver generato e immesso sul mercato centinaia di altri prodotti negli ultimi dieci anni dava loro la “sensazione” di essere laboriosi innovatori.
Peccato che la somma degli utili di queste centinaia di altri prodotti non riusciva nemmeno a essere comparata con i valori dei best seller.
Quali sono i due motori della crescita aziendale?
1-Il motore del business corrente
Questo motore favorisce e sviluppa la crescita incrementale.
Le sue funzioni sono ben chiare: deve assicurare la gestione e il miglioramento continuo di prodotti e servizi attuali, adeguandoli continuamente alle nuove esigenze del mercato e dell’azienda, migliorando e rendendo sempre più efficienti i sistemi di progettazione, sviluppo, produzione e vendita.
Può bastare solo questo motore per mantenere in vita le nostre aziende in tempi d’incertezza o per addirittura farle crescere?
Un paragone “tecnologico”: Tesla introdusse il concetto di Dual-Motor nel 2014. Come funziona Dual-Motor e perché è utile?
Questa tecnologia permette di avere un’auto con un motore elettrico su ciascun asse, che controlla in modo digitale e indipendente la coppia alle ruote anteriori e posteriori. Il risultato, secondo il produttore e secondo le numerose recensioni dei possessori, è un controllo della trazione senza precedenti, con una risposta istantanea e offre al cliente prestazioni controllate con precisione in tutte le condizioni.
Così come la tecnologia Dual-Motor aiuta l’auto a rispondere al meglio in ogni condizione, anche l’azienda deve essere pronta alle sollecitazioni esterne – e incerte al conducente – con il secondo motore utile alla crescita.
2-Il motore dell’innovazione ad alto impatto
Questo importante motore favorisce e sviluppa il cambiamento e la crescita aziendale radicale. È il motore che deve pensare al futuro dell’azienda in termini discontinui rispetto a quanto fatto sinora.
Prodotti, servizi, modelli di business, tecnologie, assetti organizzativi che riescano a far sensibilmente crescere l’azienda e non necessariamente sulla stessa scia percorsa sinora.
Purtroppo molte aziende oggi risultano “asimmetriche”. Non hanno un equilibrio strutturale tra i due motori necessari a mantenerle in vita nell’epoca dell’incertezza.
Nel mio ultimo libro “Il Management nell’epoca dell’incertezza” esploro le strategie manageriali per essere più flessibili in ogni parte dell’azienda in un periodo così complesso, incerto e variabile come quello che stiamo vivendo.
Spunti e strategie pratiche per rendere più compatta e forte l’azienda, per prendere decisioni migliori, per innovare e sperimentare con maggior impatto sul mercato, per gestire al meglio i cambiamenti personali e aziendali.